11 dicembre 2010

Tatjana ed il frocio

Arrivano le due di notte, l'ora fatale, il Real, che nel weekend è un inferno senza un preciso orario di chiusura, al Giovedì, per qualche oscura ragione a noi ignota, chiude anticipatamente: le luci si accendono, la musica si spegne, le reti da pesca vengono tirate a riva, e pare che tutti, qui, andando a casa, si faranno una bella mangiata di salmone, ed i più fortunati ci aggiungeranno una spruzzata di caviale del Volga - mentre noi, stranamente, ci mangeremo a malapena un pezzo di pane nero di due settimane fa, e d'altronde, con queste facce qua, ma dove cazzo vogliamo andare? La nostra puzza di sfiga arriva fino ad Irkutsk.
<< And now? >> spara a gran voce il noto cantante Mark Simon.
<< And now, che cazzo ne so... Mae, è chiusa la metro, vero? Ah, sì, merda, chiudeva un'ora fa. Che palle. Non ho voglia di prendere un taxi, costan troppo quei bastardi kazaki, cristo! >>
 << And now, and now...>>
Bum! Inaspettata come la prima mestruazione per una novizia gesuita, ecco che attacca bottone un'incantevole angelo di un metro e di un cazzo, che, stretta in un delizioso tubino nero che mette in risalto i suoi capienti meloni gonfi, forse attratta dalla nostra sofisticatissima conversazione in inglese, ci chiede da dove proveniamo. Espletate queste basilari funzioni di circostanza, durante le quali la Russia intera ha potuto notare tre violentissimi alzabandiera nei meandri di lana dei mutandoni dei nostri prodi conquistatori, il Cardinetti chiede informazioni su come e dove possa proseguire la bella serata. Ed è proprio in quel momento che compare sulla scena il cosiddetto "il frocio", un bizzarro ometto magro come un cencio e dai capelli biondi come fieno che, nonostante sia alto il doppio di Tatjana, cerca di nascondersi dietro di lei, come un cagnolino vergognoso che ha appena fatto la pipì in soggiorno. I due cianciano a velocità irreali: il pallino del discorso è sempre tenuto in mano da Tatjana, non appena il frocio vorrebbe dir qualcosa, questa Kylie Minogue slava alza gli occhi al cielo e sbatte forte il piede destro, al che il frocio abbassa le orecchie e ci manca poco che non si metta a guaire - una donna con le palle, questa Tatjana! Occhio, bamboccioni, questa vi succhia via ogni linfa vitale!
<< Parlate russo? Chi parla russo? Così così? [occhi al cielo], Dio, ma cosa venite a fare in Russia se parlate così male? Ma cosa mi interessa... Sì, sì, è ancora presto, andiamocene via, vi porto io in un bel posto, ho voglia di ballare e di bere qualcosa... questo posto è solo per papponi cinquantenni in cerca di una moglie, non sentite che puzza? Non veniteci più. Vi porto io ora in un bel posto... ma davvero non parlate russo? [occhi al cielo] Ah... andiamo, via di qua, prendiamo un taxi... e no, tu no, Boris, tu non sali con noi, non ti voglio fra i piedi, prendine un altro, ci troviamo là... Dio, non si respira qua dentro... >>
Agli ordini padrona, bau bau!





2 commenti:

  1. Il Cornelli che sorride al mondo.13 dicembre 2010 alle ore 11:34

    "questo posto è solo per papponi cinquantenni in cerca di una moglie, non sentite che puzza?"

    Sgamati!

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